(Guerra Mdo Vs Ua 27/4/04) Un’ecatombe di Ua

(Guerra Mdo Vs Ua 27/4/04) Un’ecatombe di Ua

Il freddo penetrava la mia armatura oltre al saio che, fin da piccolo, ero abituato a portare come caratteristica discriminante della mia classe. Guidavo quel gruppo di demoni malvagi compito che in passato, era spettato a diversi miei parenti. Essi mi raccontavano le leggende delle loro vittorie e i disonori delle loro sconfitte ma questa volta, la mia prima volta da condottiero dell’armata mdo, volevo a tutti i costi che fosse una vittoria schiacciante. Ci trovavamo ad affrontare l’esercito degli unicorni alati, per l’ennesima volta e allo stesso tempo per riconquistare la torre perduta poco  tempo addietro. Finalmente dopo tanto viaggiare giungemmo nei pressi della torre dei ghiacci, all’entrata a sud e i nostri chierici e maghi iniziarono ad evocare arcane magie a protezione dei nostri corpi. La torre di ergeva maestosa in mezzo ai ghiacci secolari verso nord e nel mentre ammiravamo quello spettacolo, recitammo le pergamene che fecero in modo di adornare i nostri corpi con uno scudo infiammato e caldo. Fu così che il nemico ci prese di sorpresa, gli stolti unicorni al posto di aspettarci ben chiusi dentro alla torre, erano venuti a cercarci in mezzo alla tundra invano.

Il primo ad arrivare fu Nethel, un guerriero che prediligeva le arti della natura come fede da seguire ed attaccò Bowen, un mio confratello di arti monache, con gran spavalderia. Poi arrivò un gruppetto più folto di loro, capitanato da Jaariz, saggio capo degli Ua, e composto da Barrino, chierico anche lui capo di quel clan, Tatumec, mago che da poco aveva lasciato gli sdk, Makira chierica e Ansart guerriero. Makira senza perdere tempo pronuncò una formula magica e levò ogni protezione a Bowen, mentra Tatumec, guardandomi fisso negli occhi mandò contro il mio corpo un violento raggio verde. Io però mi ero premunito dagli attacchi di quel genere e nel mio equipaggiamento portavo una corona degna solo di un re. Hirozok, nostro guerriero, si gettò in carica a dar man forte a Bowen mentre il tiranno chierico Surazad, levava ogni magia a Nethel. Gli attimi erano concitati, la frenesia della battaglia ormai aveva colto tutti i guerreggianti e fu così che approfittando del danno nullo di Tatumec, nei miei confronti, mi portai alle spalle di Jaariz, senza che questo mi notasse.

Quest’ultimo sentì solo il mio fiato sul collo, prima che con uno scatto felino gli rompessi il collo uccidendolo all’istante. Il suo corpo però sparì portato via dalle divinità che questo adorava.

Anche Arkady, demone templare, si gettò su Nethel mentre Semeth, guerriero nostro alleato degli adt, attaccava Ansart e il suo confratello di clan, Hiros dai poteri psionici, disintegrava Ansart.

La battaglia proseguiva furiosa e Nethel non sostenendo più le ferite che ad ogni secondo venivano aperte nel suo corpo, si rifugiò in torre. Tatumec mi guardò nuovamente e sentii il mio corpo vibrare, ma anche questa volta il danno fu lieve mentre la sua concentrazione per uccidermi gli fu fatale.

Bowen, approfittando della fuga del guardiano, si portò alle spalle del mago e con gesto fulmineo,   gli strappò il cuore sfondandogli le scapole ed uccidendolo sul colpo. Arrivarono in aiuto degli Unicorni, altri loro appartenenti, Pharen monaca attaccò Lyros mentre Itosei, guardiano, iniziò a trafiggermi con un’arma di poco conto. Ora tutti stavano battagliando anche Hern e Barrion, due chierici, avevano iniziato a colpirsi vicendevolmente. Semeth colpiva violentemente Ansart, con un artefatto fatto spada, e Hiros lo finì disintegrandolo, stessa sorte toccò poco dopo a Barrion che ormai era sanguinante. Io stavo menando suo di cazzotti a Itosei senza tuttavia che sortissero molti effetti viso che Makira, lo curava disperatamente. Fissai Lyros, mio compagno di infinite battaglie, ed anche se non avevo il dono della telepatia questo mi capì al volo e si gettò sulla chierica eliminando le sue magie, prima, e poi evocando tempeste di ghiaccio. La chierica scappò e Itosei in breve fu ridotto a sanguinante dalla potenza dei miei pugni. Purtroppo non riuscii a finirlo visto che Hiros mandò contro a tutto il gruppo avversario, un’ondata di energia psionica che uccisero il mio aggressore. Ora Nethel era tornato nel mezzo dello scontro e purtroppo Taggart, colpì con violenza Bowen uccidendolo. Il povero demone cadde a terra e il suo corpo scomparve trasportato altrove a rigenerarsi, mentre Nethel, preso coraggio, ci scagliò contro un fulmine che ci stordì tutti quanti.

Scappai ma tornai immediatamente sul luogo dello scontro dopo essermi ripreso dalla carica elettrostatica che ancora pervadeva il mio corpo. Vidi Semeth, sferrare un violento colpo alla testa ad Ansart uccidendolo così. Tutto il nostro esercito era ancora vivo e pronto ad inseguire quelli che di loro erano ancora vivi, visto che Nethel, tanto per cambiare era fuggito nuovamente. Arrivammo così all’ingresso della torre dei ghiacci dove trovammo Makira e Pharen ad aspettarci, anche se appena colpii Makira con un poderoso calcio allo sterno, la monaca si rifugiò in torre. Hiros entrò in torre da solo e l’errore lo pagò con la vita, mentre Makira si rifugiò in mezzo alla tundra confondendosi con la candida neve. Arkady, allora senza esitare andò a caccia della chierica, uccidendola poco dopo, mentre io e il resto del gruppo entrammo in torre trovando Pharen ed uccidendola. Poi però Nethel si ripresentò colpendoci con i suoi fulmini magici, io svenni mentre Semeth, Hern ed Hirozok venivano sconfitti dalla potenza della magia. Ormai eravamo rimasti in cinque, io Lyros, Faror, Surazad e Arkady alla caccia di Makira. Decidemmo di fargliela pagare al cornuto bisunto, per la sua insolenza e vigliaccheria nello scappare così lo inseguimmo per le stanze della torre. Dapprima lo disarmai rubandogli la sua alabarda, poi Lyros lo finì cancellandolo con una pioggia di meteore. Il nostro vantaggio ormai era netto, restammo dentro alla torre ancora un po’ prima di ritirarci visto che il clan avversario era magicamente tornato in piene forze grazie al favore divino. Arkady non se ne accorse e purtroppo perì, mentre io e i restanti mdo tornammo dal locandiere di Hawk ad aspettare gli altri nostri compagni caduti durante lo scontro.

Se gli Unicorni volevano vincere, a quel punto dovevano venire a cercarci nel più breve tempo possibile cercando così di ribaltare la situazione. Il secondo scontro si svolse ad Hawk e fu solo ecatombe di Ua, ormai il loro esercito era disorganizzato e allo sbando e per noi fu facile ucciderli nuovamente tutti. Il nostro vantaggio era immenso, inseguimmo i loro sopravvissuti in torre nuovamente, ma la guerra ben prestò finì e i Divini, che con il sangue sparso avevamo allietato, sancirono la vittoria degli Mdo!

 

Atheor, il principe delle Torture

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