COSTRUIRE UNA BUONA PASSWORD E RICORDARLA!
Che cosa fa di una password una “buona” password?
Le password sono problematiche e spesso “semplice da ricordare equivale a
semplice da individuare” cosi’ come al contrario, una troppo complicata
potrebbe venire facilmente dimenticata.
Ecco alcune semplici regole “sempre valide” per ideare una password efficace
ed il piu’ possibile sicura.
Inanzitutto e’ necessario evitare le idee troppo comuni come quella di usare
“password” come password, non e’ uno scherzo, c’e’ chi lo fa per davvero, ma
anche il proprio nome o quello del partner, del figlio, del cane, del gatto,
del criceto… insomma, niente di personale (data del compleanno compresa).
Da evitare anche tutte le parole presenti nel vocabolario e quelle originate
da lettere poste una di seguito all’altra sulla tastiera del computer
(qwerty, asdfgh …).
Su Clessidra non e’ possibile usarli, ma esistono dei programmi che sono in
grado di provare diverse combinazioni, anche contenenti parole multiple.
Ecco perche’ “pizzamarinara” non e’ del tutto sicura e lo stesso vale per
“qwerty” (come detto sopra, guardate la tastiera che avete davanti e
capirete il motivo).
E allora come fare? Il segreto sta nello scegliere una password difficile ed
un buon sistema per memorizzarla, tenendo presente che piu’ la parola e’ lunga
(almeno otto fra lettere, numeri e punteggiatura, ma meglio ancora sono i
caratteri non alfanumerici e i simboli come +, *, !) e meno sara’ “crackabile”.
Un buon suggerimento e’ quello di usare una frase che sia facile da
ricordare come, ad esempio, “sono andato al pub la notte scorsa”, prendendo
le iniziali di ogni parola e mischiandole con metodo con alcuni simboli
alfanumerici. Tradotto, una roba tipo “saaplns/!”. Se, invece, volete stare sul
letterario:
“Il Signore degli Anelli” diventa “isda”, a cui si puo’ poi aggiungere “2756”,
ovvero il numero di lettere che compone ogni parola, dando cosi’ luogo a
“isda2756”, complicata solo in apparenza (basta ricordare il sistema
utilizzato e il gioco e’ fatto). Un’altra dritta utile e’ quella di sostituire
le vocali di una parola con una sequenza numerica, creando una stringa di
caratteri: in tal modo, costituzione” diventerebbe “c1st2t3z45n6”.
Creare una buona password e custodirla gelosamente e’ molto meglio di avere
tante password che magari si e’ costretti a scriversi, insomma e’ meglio
avere un’unica buona password, piuttosto che tante pessime (a patto di non
darla a nessuno ovviamente 😉